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CIMA LASTEI
Variante Penzo-Torresan (Parete Sud)

relazione: Emiliano Zorzi, salita del 26/7/2013

Primi salitori: Vittorio Penzo e Renzo Torresan, 4 settembre 1945
Sviluppo: 900 m (dall'inizio della Via Wiessner alla cima)
Difficoltà complessiva: D+
Difficoltà massima: 5°
Tempo previsto: 6 - 7 ore (in totale dall'attacco alla cima)
Roccia: buona / molto buona
Materiale: friend, cordini e 5-6 chiodi (via disattrezzata)

 

relazione completa in pdf

 


 

 

 

 


CIMA LASTEI, m 2844

Variante Penzo-Torresan alla Via Wiessner-Simon (Parete Sud)

Nel corso della prima ripetizione alla via, i due veneziani affrontarono il marcatissimo diedro che appare evidente nel centro della parete della Lastei.
Questa variante è più difficile del tratto originale che viene evitato ed il percorso nel suo complesso risulta meno logico. In ogni caso si percorrono alcuni tiri interessanti e di difficoltà continue. Lungo il diedro è presente solo qualche vecchio cordino in alcune soste ed un chiodo lasciato durante la nostra ripetizione. Il percorso dei veneziani percorre interamente il camino di fondo del diedro. Il percorso qui proposto si svolge principalmente lungo la parete di dx.

Accessi:
Vedi Via Wiessner-Simon (Dolomiti Occidentali 2 , Itin. 037).

Salita:
Si segue la Via Wiessner-Simon (vedi) per i primi cinque tiri. Si attraversa poi (come descritto nel tiro 6) preferibilmente sul sistema di cengette più alto portandosi per facili rocce fin sotto il grande diedro, il cui fondo è foggiato quasi sempre a camino (poco sotto a dx, sosta di inizio della seconda parte della Via Perla Nera).

7) •  Si sale nel canale che è l'inizio del grande diedro, fin quando si trasforma in camino (1CL). Qui conviene passare sulla verticale ma appigliata parete a dx. Dopo alcuni metri verticali (4°+) si giunge ad un terrazzino sul quale, o pochi metri sopra, si attrezza una sosta (utili i chiodi). Nel fondo del diedro, a sx, si nota un vecchio cordino di sosta. 30 m; 4°, 4°+; 1CL.
8)
•  Il diedro qui forma uno strapiombo giallastro. Si sale direttamente per parete a volte umida (p. 5°) fin quasi sotto lo strapiombo, uscendo poi a dx su bella placca grigia. Si continua lungo questa stando paralleli al diedro per una trentina di metri (sosta da attrezzar; posizione esposta data la mancanza di terrazzini). 35 m; p. 5°, 4°, 4°+.
9)
•  Si prosegue con la stessa direttiva prima per parete e poi lungo una fessura-diedro parallela e a dx di quella principale. Questa fessura è formata da una specie di grande candela rocciosa appoggiata nel fondo del diedro. Si sale con bella arrampicata fino al comodo terrazzino posto in cima alla candela e di nuovo nei pressi del solco principale. 40 m; 4°+; 1CF.
10)
•  Ci si alza lungo lo stretto e verticale camino, a volte umido, che richiede un'ottima attitudine alle tecniche di opposizione d'altri tempi. Dopo i primi metri facili si superano una quindicina di metri lisci ed impegnativi (5°). Poco sopra un sasso incastrato nel camino si può uscire sullo spigolo a sx (p. 5°) e, poco sopra, attrezzare una sosta in posizione esposta. 35 m; 5°.
NB: il percorso originale prosegue nel camino fino al suo termine (4°+).
11) •  Per facili rocce articolate si va in diagonale a sx ad aggirare lo spigolo del pilastrone che forma il diedro. Si sale ora direttamente per terreno esposto ma molto appigliato fino al testone roccioso di nuovo in cima al diedro, dove si sosta comodamente. 30 m; 4°; 1CF.
12)
•  Si traversa decisamente a sx, in leggera salita, per terreno non difficile (cengette e gradoni). 55 m; 3°; 1CLF.
13)
•  Si prosegue nella traversata, ora in leggera a discesa, approssimandosi al profondo canalone che taglia nel mezzo la parete della Cima Lastei. Sul bordo del canale, sotto una zona di strapiombi scuri, si rinviene 1C+spuntone. 25 m; 2°; 1CF.
14)
•  Ci si cala, o anche si arrampica in discesa con attenzione, nel canale dove ci si ricongiunge al percorso della Via Wiessner alla sosta alla fine del tiro 11. 10 m; 3° o calata a corda.
Si prosegue lungo la via originale fino in vetta (calcolare ca. 1 ora di tempo).

Discesa:
Vedi Via Wiessner-Simon (Dolomiti Occidentali 2 , Itin. 037).

 

 

 

 

 

 

 

 

SITI GEMELLI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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