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TORRE DELLA CRETA D'AIP
Via Normale

relazione: Riccardo Delise e Alessandro De Sanctis, salita del 12/10/2014

Primi salitori: ignoti
Sviluppo: 140 m

Difficoltà massima: 2°
Tempo previsto: 1h
Roccia: rocce gradonate di buona qualità ma con tratti detritici
Materiale: spezzone di corda e qualche rinvio

 

relazione completa in pdf

 


 

 

 

 


TORRE DELLA CRETA D'AIP, m 2170

Via Normale (Parete Ovest)

Facile salita in ambiente solare, interessante per gli "alti escursionisti" che vogliono conoscere un angolo appartato e diverso del, peraltro ben conosciuto, massiccio della Creta d'Aip.
Racconto della giornata e foto su quasialpinisti.wordpress.com.

Accesso:
Dal Passo Cason di Lanza si sale in 1h alla Sella di Val Dolce, 1781 m, sull'erbosa dorsale di confine.
Da qui dirigersi verso dx (E) lungo il sentiero 403 verso la Sella di Aip fino ad incrociare il canale detritico che separa la Torre dalla Creta d'Aip. Imboccarlo tenendosi sulla dx, all'inizio sfruttando i tratti erbosi e poi faticosamente sul fondo franoso fino ad un grosso masso incastrato (triangolo rosso, fino qui un unico bollo rosso sbiadito, segnalazioni praticamente assenti). Superare la galleria sulla sx per incontrare le segnalazioni blu-arancio dell'Alta Via CAI Pontebba che si segue brevemente verso sx leggermente in discesa fino ad incrociare, quasi subito, un altro canale sbarrato in alto da una paretina.

Salita:
Si supera il salto sulla sx per una specie di diedrino verticale per proseguire su un tratto di sfasciumi e verdi ripidi (delicato) fino ad una forcellina con cordone di calata a sx (15m, 2°).Si aggira verso dx un torrione e si prosegue su sfasciumi a sinistra salendo, fino ad incontrare lo sbocco di un canalino che sale a sx e diventerà la rampa che dà la direttiva della salita. Lo si sale (friabile) fino a quando è possibile portarsi sulla rampa soprastante superando una breve paretina appoggiata di ottima roccia (in cima spuntone con cordone; 40 m, 1°, 2°).
Si prosegue lungo la rampa ora di bella roccia superando un restringimento e, successivamente un tratto più ripido al termine della quale si trova una sosta su 2C (15 m, 2°).
Proseguire sulla bella rampa fino al suo termine sulla forcella di cresta e seguire l'affilatissima cresta tenendosi anche verso N fino ad un salto verticale con sosta su 2C (40 m, 1°, 2°).
Superare il salto preferibilmente verso dx e proseguire per cresta senza difficoltà ma con molta attenzione fino alla cima (30 m; 1°).

Discesa:
Per la via di salita (ev. possibile qualche doppia).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SITI GEMELLI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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CORREZIONI ed AGGIORNAMENTI

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