SASS DLES NU (Sasso delle Nove), m 2968
Via delle Placche (Parete S)
La grande lastronata che caratterizza il versante meridionale del Sass dles Nu, è un formazione unica per quanto riguarda le Dolomiti. L'ampia e uniforme placca di calcare appoggiato che sorveglia l'ampio e caratteristico altipiano di Fanes è solcata da una caratteristica rampa-fessura diagonale, sulla quale si svolge la prima via aperta sulla parete (Riello-Fratelli del 1962, IV+). La dirittura delle placche è stata invece affrontata su tre percorsi paralleli dai fratelli Messner a fine anni '60. La via qui proposta è quella centrale delle tre aperte dalla famosa cordata altoatesina ed è probabilmente la più ripetuta. Si tratta di una scalata di pura aderenza, su roccia dalla qualità eccezionale. La pendenza permette di salire senza troppi patemi, le scarpette da roccia fanno il resto.
Da percorrere comunque avendo una certa esperienza su salite di questo tipo dato che le possibilità di proteggersi per lunghi tratti sono scarse, anche se la via segue le linee logiche della placconata.
Avvicinamento:
Il punto di partenza più comodo è il Rifugio La Varella (2042 m), dal quale si segue il sent. 13 per Passo di Sant'Antonio per ca. 0h20 fino a un cancello di legno sull'alpe (q. 2270), da dove si sevia a sx traversando senza perdere quota fino ad incontrare il vallone in vista della placconata. Salire il lungo vallone e seguire gli ometti fino alla base dell'evidente diedro che caratterizza la parte iniziale della via (2h).
Salendo in giornata è da considerare anche come punto di partenza l'abitato di La Valle in Val Badia, dal quale per il sent. 13 si sale al Passo Sant'Antonio (2466 m), oltre il quale si scende per ca. 200 m di dislivello fino al cancello di legno sopra citato (fin qui 2h30 da La Valle).
Salita:
1) Salire il bel diedro di 70 m (III, III+) fino alla cengia alla sua fine e proseguire per questa verso sx per 15 m fino al suo punto più alto (1CF).
2) Dal chiodo salire un po' a dx e poi dritti per bella roccia corrugata (4C) fino alla sosta (45 m; IV+, 4C, 3CF).
3)
Andare leggermente a dx a prendere una rigola e salire fino ad una fessura con erba (20 m; posto per chiodi). Proseguire dritti su splendida roccia fino ad 1C sulla sx per poi uscire a dx sulla lunga rampa della via Riello dive si sosta (50 m; V, 1C, 2CF).
4)
Salire a sx per 10 m lungo la rampa (II). In corrispondenza di 2C (sosta della via Riello), salire verticalmente mirando una fessura erbosa; dopo 1C ed 1CL ci si attrezza una sosta (utili stopper e friend) sopra delle zolle d'erba (35 m; V; 3C, 1CL).4)
5) Continuare lungo la bella fessura fino a oltrepassare una eventuale sosta (2C) per uscire in nicchia friabile dove si sosta comodamente a sx (35 m; V-; 2C, 1CF).
6)
Si sale il diedro a dx della nicchia e si prosegue per cengia (1C basso) fino all'evidente diedro dove si sosta (20 m; III, p, IV, 1C, 1CF).
7)
Si sale il bel diedro (cordino incastrato) fino a raggiungere una cengia; traversare a sx proseguendo oltre ad una sosta alta (2C) fino ad un 1CF (50 m; IV; 2C, 1CF).
8)
Obliquare a sx entrando in un vago diedro e proseguendo verticalmente fino alla sua fine dove comodamente si sosta (55 m; III+; 2CF).
9) Per terreno facile si arriva alla cresta (20 m; pp. II) a ca. 30 m dalla cima che si raggiunge senza difficoltà.
Discesa: avviene per la cresta SE (via normale) su tracce di sentiero con qualche tratto attrezzato che in 1h ca. riportano a Passo Sant'Antonio.