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COL LIMEDES / COSTON D'AVERAU
Camino Sudovest

relazione: Luca Zanchi, 12/6/2021

Primi salitori: O. De Biasio, G. Testor, anni 80
Sviluppo: 230 m + 100 m facili

Difficoltà massima: 4°+, p. 5°
Tempo previsto: 3 - 4 h
Roccia: molto buona
Materiale: NDA

 

 

 


 

 

 

 


COL LIMEDES / COSTON D'AVERAU, m 2270

Camino Sudovest

Itinerario dalla difficoltà e caratteristiche classiche che supera con bella direttiva la fascia rocciosa del Coston D’Averau. La parete è poco trafficata ma ha sempre avuto una certa frequentazione in quanto vi si trovano alcune vie storiche molte delle quali risultano praticamente sconosciute (si rinviene anche una via di Angelo Dibona), ed anche qualche via di concezione moderna.
La prima placca è molto bella e rappresenta il tratto chiave della salita, seguita poi da un profondo camino che dà la direttiva alla salita. Lungo i tiri non vi sono molte protezioni in loco ma vi è possibilità di integrare con protezioni veloci. Le soste sono quasi tutte attrezzate o comunque facilmente ricavabili su piante o clessidre/spuntoni. 
Per qualità della roccia e comodità di accesso merita una visita in alternativa alle altre frequentatissime vie della zona del Falzarego.

Accesso: L’accesso avviene obbligatoriamente da Pian di Falzarego (1.935 m), raggiungibile scendendo per circa 3 km dal Passo Falzarego in direzione di Arabba e Alleghe, possibilità di ampio parcheggio. Da qui la placca iniziale e il camino sono ben distinguibili, utili come riferimento per l’avvicinamento. Dal parcheggio si scende brevemente per rado bosco ed attraversando il ruscello si rinviene una traccia da seguire in leggera discesa. Arrivati sulla verticale del camino si lascia il sentiero e si prende una traccia in salita che risale il conoide di ghiaia; all’attacco clessidra con vecchio cordone. 15 minuti dal parcheggio.

Salita:
1^ tiro : si sale la grande placca sopra l’attacco praticamente dritti con ottime possibilità di protezione (4 CL, 1C) sostando comodamente appena oltre un breve passo un po' più difficile (passaggio chiave). 35 m; 4°+, 5°; 4CL, 1C, 2CF+CL.
2^ tiro : salire il diedrino/fessura non difficile appena a dx della sosta fino ad una zona coricata della parete proprio sotto la verticale del camino. 23 m; 4°, 3°; 2CF+1CL.
3^ tiro : si sale in diagonale verso sx per la verticale parete nera sopra la sosta. Il tratto è molto esposto ma ben ammanigliato (5°-, poi 4°+, 1 CL). Arrivati in prossimità di uno spigolo si risale brevemente la rampa verso dx. 20 m; 5°-, 4°+, 3°; 1CL, 2CF.
4^ tiro : si entra nel camino risalendo una breve fessura a dx della sosta (1CL). Entrati nel camino lo si risale per qualche metro traversando a sx dove più facile (1CL). Superata una strozzatura più difficile (1C poco visibile appena prima sulla faccia dx del camino), si continua con dirittura obbligata nel camino, sostando appena superato un tratto più verticale (1C nascosto in basso) su di una comoda terrazza. 40 m; 4°; 2CL, 1C, 1CF+spuntone.
5^ tiro : si continua lungo il camino qui più aperto, salendo il più a sx possibile (1CL) cercando la roccia migliore. Superato il tratto iniziale verticale il camino si abbatte e si risale una piccola conca ghiaiosa. Sulla dx si nota una parete di roccia rotta con un diedrino rotto che va risalito. Oltre questo si sosta in prossimità di una forcelletta. 40 m; 4°; 1CF+mugo.
6^ tiro : si prende a sx il filo dello spigolo coricato puntando ad un diedro obliquo verso sx. Lo si risale uscendone poi a sx e continuando dritti fino a giungere in sosta all’interno di una vaga nicchia. 35 m; 3°+, 4°-, 2CF.
7^ tiro : si traversa per 5 metri a dx risalendo una piccola depressione della parete portandosi sotto a dei piccoli strapiombi. Qui si traversa con buona esposizione verso dx per roccia gialla ma nel complesso solida e ben ripulita (1CL) fino a giungere alla base del camino finale. Lo si risale (1CL all’inizio) arrivando ad un ultimo passaggio un po' più difficile (1C in basso a destra) superato il quale si esce dalla parete vera e propria. Sosta su mugo. 40 m; 3 °, 4°-, 4°+; 2CL, 1C.
8^ tiro : si risale senza via obbligata il pendio di rocce rotte e facili risalti detritici sino a giungere al pianoro sommitale invaso dai mughi (cordone con maglia rapida su radice di mugo). A seconda delle condizioni e della sicurezza del passo potrebbe essere possibile slegarsi già alla fine del tiro 7. 100m, 1°, 2°.

Discesa:
Non difficile a patto di non inoltrarsi nella selva di mughi o seguire delle tracce della Prima Guerra Mondiale verso sinistra che portano sul ciglio della parete O. Dall’uscita della via si segue il bordo sommitale per 20 m verso nord tra il bordo della parete ed i mughi. Si traversa quindi a destra dove i mughi sono più radi avendo come direzione i prati del Passo Falzarego (numerosi ometti presenti). Al di fuori della selva di mughi raggiungere quindi il passo e poi per strada asfaltata e sentiero tornare di nuovo al Pian di Falzarego. 50 minuti dall’uscita della via.





 

 

 

 

 

 

 

SITI GEMELLI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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