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SPALLA SO DEL CIASTELIN
Via Tac Grande

relazione: Emiliano Zorzi, salita del 29/7/2016

Primi salitori: ignoti
Sviluppo: 320 m

Difficoltà massima: 4°+, p. 5°-
Tempo previsto: 4h
Roccia: ottima
Materiale: 8 rinvii, cordini, una piccola scelta di friend

 

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SPALLA SO DEL CIASTELLIN, m 2300 ca.

Via Tac Grande (Parete SO)

Pur senza una definita identità, questo spallone di roccia scura che sovrasta il sentiero che sale alla Forcella Bajon, offre una bella opportunità agli scalatori di medio livello lungo un percorso che con bella logica sale la lavorata parete verticale. La via, sicuramente nata vari decenni fa (come testimoniato da alcuni chiodi datati), è attrezzata con nuovi spit, per gran parte inox, alle soste e sui passaggi più significativi dei tiri, sui quali è utile integrare le protezioni solo saltuariamente. Dopo sei tiri si raggiunge una comoda cengia erbosa sotto l'ultimo salto di rocce: possibile scendere verso sx rapidamente per questa cengia oppure percorrere gli ultimi due brevi tiri (interessante solo il primo) e poi scendere per una rampa rocciosa e detritica più scomoda.

Accesso: Dal Rifugio Bajon (tabelle) si seguono i segnavia congiunti 262-270 con indicazioni per Forcella Bajon, Rifugio Chiggiato e Bivacco Fanton. Dopo ca. 30 min. si devia a dx (indicazioni) sul sentiero 270 per la Forcella Bajon. Dopo un paio di lunghi tornanti, appena usciti dalla zona di mughi, si va in breve a dx per morbida erba alla base della parete, sotto una placchetta che difende l'inizio dell'evidente diedro-rampa (è quello di dx di due paralleli; il diedro di sx, che si congiunge con il primo, è evidentemente più difficile). 1S e 1CL segnano l'attacco. Meno di 1 ora dal rifugio.

Salita:
L1: Si scala la ripida paretina scura, molto lavorata (1C e 1S) fino a raggiungere la comoda cengetta all'inizio del diedro-rampa, dove si sosta su 2S inox con catena e moschettone. 25 m; 3°+, p. 4°; 1C, 1S, 2SF.
L2: Si affronta la rampa-diedro inclinata a sx (1S all'inizio) superando a metà un paio di passi più difficili ma ben assicurati (p. 5°-, 2C e 1S in alto). La rampa è chiusa da uno strapiombetto che si scala direttamente (p. 4°+, 1S); oltre la rampa si appoggia, diventando canale. Conviene stare sulle belle rocce a sx che conducono a un comodo terrazzino di sosta (2SF). 35 m; 4°+, p. 5°-, poi 3°; 3S, 2C, 2SF.
L3:
Sopra la sosta un pilastrino arrotondato con 1S presenta un passo più difficile (p. 4°+), oltre il quale verso sx si entra in una rampa-canale che senza difficoltà porta fino a un comodo terrazzino sotto una parete scura lavorata (1SF). 35 m; ; 1S, 1SF.
L4:
Si inizia a sx della sosta salendo per una parete di bella roccia lavorata fino 1S; da questo con leggero obliquo a sx si raggiunge il secondo ancoraggio (1S), dal quale si traversa decisamente a sx sempre per terreno molto lavorato (2S) fino ad entrare in un canalino che bisogna seguire verso l'alto per una decina di metri fino a una sosta non molto comoda su 1S+1CL. 45 m; 4°-, 3°; 4S, 1SF+1CLF.
L5:
Si prosegue verso l'alto, superando un primo saltino ben appigliato (1S) che immette in una sorta di canale leggermente obliquo a sx. Lo si risale completamente su facili solide rocce. Alla fine si sale dritti per belle paretine fino a rinvenire 1S ormai alla fine della lunghezza della corda. 60 m esatti; 3°, poi 2°; 1S, 1SF.
L6: Ancora per una paretina articolata (1S) si raggiunge l'ampia cengia erbosa sotto l'ultimo salto. La si risale verso dx fin sotto un camino di roccia giallastra (1SF). 40 m; 3°, poi elem.; 1S, 1SF.
L7: Per la paretina giallastra a dx della sosta (4°; 1S) si entra nel camino. Superato un passo più verticale (1S) il camino si trasforma in canale che si percorre fino ad un terrazzino erboso (stretta forcelletta sulla dx, 1SF). 30 m; 4°, 3°; 2S, 1SF.
L8:  Qui si può effettuare un estemporaneo ultimo tiro: poco a sx della sosta salire per la soprastante ripida paretina articolata (1S) e poi entrare a sx nel facile canale dove conviene attrezzare una sosta. 15 m; 3°+; 1S.
NB: in ogni caso è possibile e più rapido percorrere direttamente il canale a sx della sosta, proseguendo poi verso l'alto (qui sbuca l'estemporaneo tiro) lungo questo per roccette articolate e detriti fino alla bella cengetta di morbida erba dove a dx si rinvengono 2CF (fin qui ca. 60 m; 1°, 2°).
Dai 2CF si sale ancora un po' montando poi verso dx sulla cresta (ometti) che senza difficoltà porta sulla spalla dove termina di fatto la via. Qui verso sx una larga rampa di placche coperte di detriti porta verso il sentiero di Forcella Bajon.

Discesa:
Si può scendere l'intera rampa con facile arrampicata (1°, p. 2°, un breve salto di 2°+ dopo ca. 70 m di discesa va disceso sulla sx – faccia a valle) fino al sentiero poco sotto la Forcella Bajon (20 min.) e per questo di nuovo all'attacco in altri 20 min.
È possibile scendere la rampa a corde doppie: sulla spalla d'uscita si rinviene 1S con moschettone dal quale si effettua una CD da 60 m fino a un grosso sasso incastrato sulla dx (cordini e moschettone) dal quali altri 60 m a CD depositano di fatto in fondo alla rampa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SITI GEMELLI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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