CAMPANILE BASSO DI MESDI , m 2272
Castiglioni-Detassis (Parete N)
Il marchio Castiglioni – Detassis è da sempre sinonimo di qualità della roccia, logicità della via e, in senso lato, bellezza del gesto di arrampicata. La via in oggetto, specialmente se paragonata ad altre pietre miliari aperte dalla celebre accoppiata, presenta solo in parte le qualità testè elencate. Il consiglio è quello quindi di puntare a percorrere altre classiche prima di cimentarsi su questa via; la relativa bassa frequentazione ed i limitati segni di passaggio sembrano confermare questa sensazione anche se le soste di discesa sono state recentemente sistemate a spit con catena. La roccia sui tratti più difficili è ottima mentre un po' da ripulire nei tratti più facili.
Nel suo genere tuttavia la via non è da disprezzare, in particolare per la sua logicità e per la bellezza dell'ambiente. La presenza limitata di protezioni e la discesa un po' laboriosa ma sicura sapranno regalare la sensazione di una bella giornata di alpinismo sempre in bella vista della magnifica visione dei curatissimi prati dell'Alta Badia.
Accesso: Da Colfosco in Val Badia, parcheggiare nei pressi dell'Albergo Lujanta (ampio parcheggio libero). Prendere in lieve discesa il sentiero 651 attraversando bei prati ed imboccando il canalone iniziale della Val de Mezdì.
Alla fine del canalone giunti in prossimità del campanile (sulla destra è visibile alla stessa altezza un impianto di captazione dell'acqua), conviene salire ancora qualche tornante per poi traversare per labile traccia verso sx appena sotto le roccie. Puntare ai prati che si vedono sulla sx, raggiungerli e risalirli per terreno ora più facile. Si è sopra la terrazza con larici alla base del campanile che si osserva da Colfosco. La via attacca alla destra di un pilastrino staccato alto una decina di metri; cordone su clessidra sulla destra. 1h15 dal parcheggio.
Itinerario:
1) Salire la parete a dx del pilastrino mediante una sottile lama vincendo un passo più difficile (4°+). Verso la fine del pilastrino possibilità di salire più facilmente spaccando. Proseguire a dx e, oltre una paretina più appoggiata, si sosta comodamente su di una cengia con erba. 32 m; 3°+, 4°, 4°+, 4°; 2SP, 1C; 1CF+1CLF.
2) A sx della sosta salire per placca con erba ad un diedrino per portarsi poi verso dx per rocce rotte alla sosta su clessidra in corrispondenza di una placca. 26m; 3°, 4°, 1° 1SP; 1CLF.
3) Salire grossomodo dritti sopra la sosta per breve rampa e bella placca lavorata (CL) stando a sx se questa si presentasse bagnata. Giunti sotto il muro giallo traversare decisamente a sx sostando comodamente in prossimità di un camino visibile appena a sx. 40m; 3°, 3°+, 2°; CL, C; 2CF.
4) Si risale per intero il camino. Dopo i primi 10 metri si deve vincere un passaggio più ostico (4°+, 1C) all'interno del camino-fessura con passaggio d'altri tempi oppure a sx per paretina se non troppo bagnato. Oltre si prosegue per piccoli risalti sostando alla base di un diedro fessurato strapiombante. 40m; 4°, 4°+, 4°, 3°; 1C; 1CF.
5) Traversare per 3 metri a dx per facile cengia (1C), salire in obliquo sempre verso dx ad un'altra cengia al termine della quale con passo decisamente esposto ma facile (3°+, 1C) si aggira uno spigoletto. Oltre questo si risale un breve diedro fino alla sosta. 25m; 3°, 4°-, 3°+, 4°; 3C, CL; 1CF+1CLF.
Dalla sosta dovrebbe partire verso l'alto una variante aperta nel 1985 da R. Iacopelli e G. Amort relazionata sul libro “Le Altre Vie” di R. Iacopelli che con tre tiri arriva alla fine delle difficoltà sullo spigolo (max. 4°+). Sempre al centro della parete dovrebbe salire la Via diretta (I.Rabanser-R.Iacopelli, 8/6/2000) con difficoltà decisamente superiori.
6) Traversare a dx alla stessa altezza della sosta superando una piccola grotta (2CL) e sostando appena prima dello spigolo nord-ovest del campanile su una piccola cengia erbosa 28m; 1°, 2°; SP, 2CL; 3CLF.
7) Salire a dx della sosta seguendo lo spigolo dove più facile e, per delle facili rampe appena a sx dello spigolo, mirare al lungo camino che incide la parte superiore del campanile. Sostare appena a destra di questo su comoda cengia. Sosta da attrezzare. 40m; 3°, 3°+.
8) Prendere il canalino verticale a sx della sosta (CL) arrivando ad un terrazzo. Proseguire a dx per bella placca appoggiata e lavorata con solida lama a dx. Risalire per intero il camino con difficoltà costanti, meglio se all'esterno, uscendo alla fine verso netta cengia verso dx e per crestina alla sosta posta in cima al pilastro. 45m; 3°, 4°, 4°+, 4°; 2CF.
9) Rimontare la parete sopra la sosta di roccia non solidissima con movimento di equilibrio. Oltre questa, salire verso dx con passo curioso sopra un pilastrino ed un successivo diedrino, sino a raggiungere la cresta. Risalirla per una decina di metri sino a sosta su di una solida clessidra. 34m; 4°+, 4°-, 3°+, 2°; SP; 1CLF.
10) Senza percorso obbligato, preferibilmente qualche metro sotto la cresta sul versante est, rimontare la cresta. 50m; 2°, 3°, 1°; SP.
11) Facilmente per terreno facile si raggiunge la cima del campanile. 25m; elementare.
Discesa: Avviene con 8 doppie verso il canalone ad Est che separa il campanile dal corpo principale del massiccio del Sella. Tutte le calate tranne la prima e le ultime due sono su spit ed anelli. Dalla cima scendere 7 metri verso Est rinvenendo dei vecchi cordoni su spuntone. Seguire fedelmente la sequenza delle calate. Nel caso in cui vi siano diverse cordate fare molta attenzione alla caduta di sassi.
CD1: 25 metri e 8 m a ds (faccia a monte). Recuperare le corde prime di traversare.
CD2: 25 metri
CD3: 25 metri e 15 m a sx
CD4: 25 metri e qualche metro a sinistra
CD5: 25 metri e qualche metro a destra
CD6: 25 metri e qualche metro a destra
CD7: 23 metri verso destra
CD8: 25 metri fino al canale
Da qui scendere il canale rimanendovi all'interno, aggirando infine uno sperone per traversare a sinistra comodamente sotto le rocce del campanile e giungere nei pressi dell'attacco. Ore 1 dalla cima. Da qui in altri 40 minuti alla macchina.