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CIMA CADIN DELLA NEVE
Via Normale

relazione: Silvio Franz, salita del 8/9/2016

Primi salitori: A. Angerer con le guide Michael e Josef Innerkofler, 23 giugno 1861
Dislivello: 200 m

Difficoltà massima: 2°+
Tempo previsto: 1h30
Roccia: spesso friabile e con detriti
Materiale: spezzone di corda e cordini

 

relazione completa in pdf

 


 

 

 

 


CIMA CADIN DELLA NEVE , m 2757

Via Normale

Via normale che raggiunge una bella cima su percorso in vari tratti friabile e con detriti che richiedono particolare attenzione.

ACCESSO:
Si lascia l'auto nel parcheggio per il Rif. Fonda Savio (m 1825) e si prosegue lungo la strada che porta alla partenza della teleferica per il rifugio stesso. Da qui (m 1896) si abbandona il sent. 115 per il rifugio e si prosegue su una stradina che sale in obliquo verso dx e porta alla vecchia pista di sci che va seguita liberamente fino ad incontrare il sent. 118 che sale verso la Forcella de la Neve. Non imboccare il primo canalone a dx che porta a Forcella degli Angeli, ma proseguire oltre il bivio per le Forcelle del Diavolo e di Misurina, e salire poi su faticoso ghiaione, senza sentiero, nel secondo grande canalone di dx che scende dalla Forcella Pogoffa (1h30 ca.).

RELAZIONE:
Sotto la Forcella Pogoffa sulla sx si apre un canalino che, risalito, porta ad un forcellino sulla cresta (pp. I e II, terreno sgradevole e friabile). Un paio di metri in traverso a sx conducono a una paretina sovrastante il canalino appena salito (p. 2°+) per poi risalire in breve all'inizio di un traverso che si sviluppa ascendente verso sx. Lo si percorre per una novantina di metri seguendone la vaga forma di cengia fino a quando appare facile risalire direttamente alla cresta N , a monte di un grande torrione di cresta e della sua forcella. Da questo punto si vede la grande gola-camino che incide il versante settentrionale della cima ed è facile raggiungere la terrazza formata da grandi massi incastrati nella gola stessa. Senza addentrarsi, ma rimanendo invece sul bordo esterno della terrazza, si supera sulla dx un breve gradino (2°+) su rocce rotte, doppiando lo spigolo e riportandosi sul versante W della montagna. Si traversa verso S per poi alzarsi obliquando a dx fin sotto la parete sommitale, che si supera infilandosi in uno stretto canalino-camino franoso che sbuca in cresta. Pochi metri a sx e si giunge sull'esile vetta.

DISCESA:
La discesa si svolge lungo il percorso fatto in salita ed è piuttosto delicata vista la quantità di detrito e rocce rotte presenti. In particolare l'area cima da l'impressione si scarsa stabilità. Alcuni vecchi chiodi e alcuni ancoraggi su spuntoni rocciosi vanno accuratamente verificati prima di essere eventualmente utilizzati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SITI GEMELLI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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