ARRAMPICARE 'NO BIG' CARSO E MARE

(IN USCITA IL 20/5/2013)

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FRITZ WIESSNER

(1900 - 1988)

Grande alpinista tedesco della Scuola di Monaco, uno dei principali protagonisti del periodo fra le due guerre mondiali. Nato a Dresda, iniziò a scalare, come quasi tutti i protagonisti della Scuola di Monaco, sulle alpi calcaree austriache.
Nel 1925, sulla Fleischbank, tracciò una via dimenticata che iniziò l'era del sesto grado assieme alla ben più celebre Solleder alla Civetta. Fra l'altro in quello stesso anno fece coppia con Emil durante la famosa scalata alla parete nord del Furchetta.
La sua tecnica e la sua forza fisica lo resero famoso soprattutto nella scalata in fessura.
Gli anni 1927 e 1928 furono estremamente prolifici nella zona dolomitica, che frequentò con assiduità, aprendo vie generalmente molto belle e apprezzate.
Nel gruppo del Civetta la parete est, ma sono le Pale di San Martino che lo vedono protagonista di vie come il bellissimo spigolo ovest del Sass de Ortiga, la prima via di salita alla parete ovest della Cima Canali, la grandiosa sud della Cima dei Lastei, il difficile diedro alla Cima del Coro e la dimenticata parete est della Pala di San Martino. Tutte vie con difficoltà di 5°, anche se alcune con passaggi molto ostici (diedro della Cima del Coro, il cui passaggio chiave in grotta si preferisce oggi evitare su una variante in parete aperta di 6°). I suoi compagni furono Hermann Kees o Felix Simon.
In questa guida sono presenti la via al Sass de Oritiga e quella alla Cima dei Lastei.
Nel 1929 emigrò negli Stati Uniti, dove divenne cittadino americano nel 1935. Questo, chiaramente pose fine alla sua attività dolomitica, aprendo però il capitolo di quella americana, dove divenne una celebrità.
Nel 1932 partecipò ad una delle spedizioni tedesche al Nanga Parbat.
In America fu uno dei pionieri dell'arrampicata libera, tracciando vie per la epoca estreme nelle Schwangunk e nel 1937 scalò la celebre Devil's Tower con un solo chiodo di sicurezza.
Nel 1939 guidò la spedizione americana al K2 e per poche centinaia di metri non raggiunse la vetta, compiendo comunque un'impresa incredibile per i tempi.
Dopo la seconda guerra, pur continuando a scalare, si dedicò al lavoro (ingegnere chimico) e alla famiglia, lasciando l'alpinismo di punta anche se continuò a scalare e frequentare le montagne, anche europee, fino alla veneranda età di 86 anni.

itinerari presenti nel sito e biografie collegate

Cima dei Lastei - Parete Sud (1927) con F. Simon e H. Kees
Cima Canali - Parete Ovest (1927) con F. Simon
Cima del Coro - Diedro Sud (1927) con F. Simon e H. Kees
Sass de Ortiga - Spigolo Ovest (1928) con H. Kees

 

 

 

 

 

 

 

 

SITI GEMELLI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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