IVgrado - FRIULI ORIENTALE
CRETA DI PRICOTIC
Fessura Lomasti-Mazzilis (Parete Sudovest)
relazione: Emiliano Zorzi
introduzione presente nella guida
È la sorella della via che percorre le placche più a dx, aperta dagli stessi, lo stesso giorno, sulla stessa parete. Un paio d'anni fa è stata richiodata a spit, con tutte le polemiche conseguenti. Riguardo a questa scelta valgono le stesse considerazioni espresse per la via "gemella".
Oggi risulta essere un percorso di buona difficoltà tecnica, mentre la componente psicologica è stata completamente annullata, sempre che non vengano rimossi gli spit come successo sulla Torre Winkel. La roccia solida ed ottimamente lavorata permette comunque di integrare facilmente le già ottime protezioni esistenti. Dirittura della via inconfondibile.
racconto della salita e impressioni
Oggi il menù prevede una visita a Lomasti. Il nome già è una garanzia. Naturalmente andiamo sul Lomasti "addomesticato" del Pricotic. Carlo ha già percorso la via delle placche, per questo convinco il Gerri di andare a vedere la via della fessura, pur sapendo che l'altra è forse più bella.
Noi siamo nella schiera di quelli che difficilmente si sarebbero presentati sotto questa via se non fossero apparsi gli spit. Alla prova dei fatti, e comunque solo una volta percorsa tutta la via, si potrebbe dire che avremmo potuto percorrerla anche con le protezioni tradizionali, anche se qualche passaggio, una volta finita la fessura, avrebbe richiesto molta decisione e sangue freddo per il nostro livello.
Il fatto di posizionare spit su vie come queste ha sollevato molte polemiche, e noi, come detto, siamo la testimonianza vivente di come dei pochi pezzettini di ferro possano cambiare le carte in tavola quando si arrampica. Non voglio assolutamente entrare nell'annosa polemica riguardante la spittatura di vie classiche preesistenti, anche perché non è che non dorma la notte sapendo che ci sono né, tantomeno, sono uno che si fa eccessivi scrupoli ad usarli se ci sono. Non andrei mai a metterli su percorsi del genere ma mi parrebbe anche stupido "boicottare" una via che comunque, allo stato attuale, è una bella, anzi bellissima, arrampicata, anche se senza il pathos che le spetterebbe. Comunque sono discorsi evidenti a chi si muove in giro per le montagne, forse un po' meno chi frequenta solo l'arrampicata sportiva in falesia. Fortunatamente, ognuno si diverte come crede ed in fondo, di posti dove andare cercare consapevolmente il pathos credo che ce ne siano ancora a migliaia.
Vedremo cosa succederà a queste vie, anche alla luce della recente rimozione degli spit dalla loro sorella sulla Torre Winkel.
Tornando a noi, ad inizio stagione 2010, ci muoviamo con il Gerri da Passo Pramollo in una splendida giornata. I prati, i boschetti e i resti di neve rendono l'ambiente incantevole anche se la presenza umana, sotto forma di seggiovie e skilift, è massiccia. È incredibile come in qualche conchetta un po' nascosta, dalla quale non si scorgono i cavi di ferro e i tralicci, questo posto sembri fatato, mentre magari dopo dieci minuti si cammina lungo la stricia di ghiaia artefatta di una pista da sci. Guardando un po' in giro credo che la ventina si pezzettini di metallo presenti sulla via del Pricotic non siano poi molta cosa in confronto. Ma anche questo è un discorso consunto, anche perché, come per la via, anche qui avremmo "commesso peccato" se solo fossero stati aperti gli impianti di risalita, come pensavamo avendo consultato il sito internet con gli orari. Anzi, comunque, in qualche tratto faticoso di salita, iveiamo contro le seggiovie chiuse e contro internet che non dà informazioni adeguate! Com'è contraddittorio il mondo!
Cammina e cammina arriviamo al nostro Pricotic.
Posto isolato e magnifico. Fra l'altro con una giornata così sembrerebbe magnifico anche il parcheggio di casa mia.
La via: splendida su roccia splendida. Nient'altro da aggiungere. Discesa a doppia per la Via Centrale (creazione post-Lomasti a spit).
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