informazioni acquisto
e-mail contatto
link e siti amici

MATERIALI INTEGRATIVI e COMPLEMENTARI
SCARICABILI

 

PIZZO VIENE - Parete del Sole, 1775 m ca.

130 - Sederini Coraggiosi (parete S)

Emiliano Zorzi, con Gianluca Barnabà, Mauro Florit, Enrico Veropalumbo, aprile 2019.

AGGIORNAMENTO - 6/11/2022

160 m . 7b/A0 (6a) . 2h . S1 (utile una staffa)

Il percorso, dall'andamento tortuoso, asseconda le linee arrampicabili della parete, collegate da alcuni passi non ancora liberati, anche se la direttiva è data dall'impressionante diedro che caratterizza la parete. Scalata impegnativa, nonostante la spittatura ravvicinata, dato il terreno che richiede attenzione e la notevole esposizione. Roccia che alterna tratti molto compatti ad altri che richiedono più cautela. Soggetta al bagnato dopo piogge.

Accesso: prima dell'ingresso dall'Agriturismo Malga Montasio si imbocca a sx una strada sterrata (cartelli con indicazioni per la Piani, segn. 622 e 640) che aggira il prato della malga e scende nel bosco. Alla fine della breve discesa (q. 1475) si lascia a sx il sent.622 proseguendo sull'agevole e pianeggiante strada forestale. Dopo ca. 0h20 (q. 1501) si tramuta in sentiero. Lo si segue lungamente a mezza costa traversando i vari canaloni che scendono dai pendii prativi dello Zabus. Al centro del vallone che scende dalla Forca di Vandul si trova il bivio (sasso con tabellina segnavia a terra, q. 1572; 1h) che indica a dx il sent. 640. Qui si prosegue sull'ex sent. 621 in quota, prima tagliando un pendio erboso e poi nel bosco aggirando la base del Pizzo Viene e della Parete del Sole che appare sulla dx. Si abbandona la traccia e si risale liberamente il ripido ma faticoso pendio erboso (100 m di dislivello), stando da ultimo sulla sx dove una lunga corda fissa agevola la salita dell'ultimo tratto fino alla base della parete. 1h20 dal parcheggio.

Salita:
per la linea di salita riferirsi anche allo schizzo ed alla foto qui sotto scaricabili.

L1: Un difficile e fisico muretto strapiombante permette di raggiungere una cengetta. Sopra questa una delicata placchetta (p. A0) ed una sorta di diedrino inclinato portano alla prima sosta. 15 m; 6c+, p. A0.
L2: Si traversa a dx assecondando una fessura orizzontale (attenzione ad una scaglia); si rimonta una breve fessura di forza e si continua a traversare a dx in un cunicolo sotto un marcato strapiombo, agganciando una scomoda sosta appesa. 20 m; 5b.
L3: Si supera lo strapiombo friabile nel tratto meno aggettante (roccia ripulita), guadagnando un piccolo terrazzino alla base del grande diedro. 10 m; A0; utile una staffa specialmente nei primi metri.
L4: Si scala la prima parte del diedro verticale, a tratti un po' sporco, fino ad una scomoda sosta appesa sotto un tettino che interrompe il diedro. 20 m; 6a+.
L5: Si evita il tettino sulla dx sul margine del quale sono incastrati dei massi (cautela!). Si scala un tratto di diedro molto aggettante ed impegnativo. Dopo 7-8 m il diedro diviene verticale e poi leggermente appoggiato. Un ultimo passo di aderenza porta alla sosta spostata su un terrazzino a dx. 25 m; 7b.
L6: Sullo strapiombo sopra la sosta si vedono degli spit (linea di discesa - vedi sotto). Si traversa qualche metro a dx risalendo poi un incavo ed un muretto che a sx portano ad entrare in una profonda nicchia, dalla quale si esce a sx (ev. 2S vicini per sosta intermedia). Un ulteriore muretto compatto ed un facile traverso a sx portano a una sosta, sotto e a sx di una macchia bianca di distacco. 25 m; 6b.
L7: Si ritorna un passo a dx per poi salire un diedrino bianco formato da un distacco (tratto delicato), cui segue una placchetta ed un breve spostamento a dx (erba un po' fastidiosa). Un ultimo muretto compatto porta alla sosta finale. 25 m; 6b.

Discesa:

CD1: dalla sosta finale si scende rinviando in discesa, dato l'andamento diagonale del tiro. Non ci si ferma alla sosta 6 (spostata sulla sx - faccia a monte) ma si scende ancora alcuni metri sulla verticale del diedro bianco fino ad un terrazzino con sosta di sola calata poco sotto. 30 m.
CD2: si scende stando leggermente verso dx (faccia a monte) avendo cura di rinviare i 4 fix predisposti per la discesa (tratto strapiombante), raggiungendo la sosta 5, in cima al grande diedro, aiutandosi con uno spezzone di corda in loco per rientrare sulla parete.
CD3: in verticale sulla compattissima parete verticale fino ad una sosta di sola calata. 25 m.
CD4: vertiginosa doppia per gran parte nel vuoto fino a terra. 35 m.
Le CD 3 e 4 possono essere unificate in un'unica calata da 60 m esatti fino a terra. Controllare che le corde arrivino al suolo prima di oltrepassare la sosta di sola calata.

Schizzo e foto scaricabili qui sotto.

VIDEO SULLA VIA

 

GALLERIA FOTOGRAFICA

parete dalla base . primi tiri .........sosta 3 dalla base ........tiro 3 .............alla sosta 3 ....... inizio tiro 5

sul tiro 5 ............... in discesa........... in discesa

 

 

 

 

 

 

SITI GEMELLI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Contatori visite gratuiti