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CRETE DI MISDI (Avancorpi S della Creta di Timau), 1923 m

Diagonale (parete sud)

Andrea e Mario Di Gallo, Daniele Moroldo, ottobre 2018.

200 m , 6c (6b), 4h; roccia a tratti ottima, in altri richiede attenzione; S2/S3.

La via alterna tratti di scalata dal carattere sportivo su roccia solida ad altri che richiedono più attitudine alpinistica, sia per la natura del terreno che a tratti richiede attenzione, che per la distanza delle protezioni che sui tratti più semplici bisogna integrare (utile una serie completa di friend, fino al n. 2). Alcuni singoli passaggi di difficile interpretazione anche se azzerabili; da considerare in ogni caso che la via, pur se meno impegnativa tecnicamente, è più d'ingaggio rispetto alle splendide scalate sportive vicine come Albachiara e Gola e Lussuria.

Accesso: ci sono due possibilità di cui la prima è un po' più rapida ma più faticosa:

•  Accesso basso: poco sotto l'Agriturismo Casera Pramosio, si imbocca la strada (chiusa al traffico turistico) che in discesa porta alla cava ancora in attività. Davanti al portone d'accesso si scende a sx (sottobosco e poi erba alta) contornando il recinto della cava. Giunti sotto il punto più basso della recinzione, in corrispondenza di un torrente secco, su un masso si rinviene una freccia rossa sbiadita. Si attraversa il torrente imboccando una labile traccia (qualche bollo rosso) che dopo poche decine di metri si perde. Si sale per ca. 30 m ripidamente nel bosco iniziando poi a obliquare e quindi a traversare a sx (ricominciano i bolli, non sempre facilmente visibili) per ca. 10 min. (traccia a tratti visibile) fino a raggiungere la base della pietraia sotto le pareti in corrispondenza di grossi macigni. Si sale la pietraia e il ripidissimo prato (attenzione con il bagnato!) che conduce faticosamente alla parete (0h45).

•  Accesso alto: dall'Agriturismo Casera Pramosio come per l'accesso alle Placche di Pramosio (vedi) si raggiunge l'ex cava di marmo alta (q. 1650). Sul limite sx della cava si trovano i resti di una mulattiera di guerra (sentiero CAI dismesso, ancora ben visbili i segnavia bianco-rossi) che taglia il pendio prima a mezza costa, sotto paretine e salti rocciosi. Dopo una breve ma ripida discesa che porta ad attraversare un valloncelli, si entra nel bosco. In questo punto si lascia la traccia di sentiero per salire in diagonale nel bosco rasentando la base di alcune pareti fino sbucare sul margine E dei ripidi prati sottostanti la Crete di Mesdì. Conviene salire all'interno di un canalino di erba e sassi fino all'aletzza della base della parete, che si raggiunge traversando in quota verso sx su ripida erba (1h).

Attacco in centro alla parete, 20 m a dx dell'evidente caverna-nicchia, sotto una parete nerastra (vedi foto).

Salita:
L1: per placchette ed erba si raggiunge la base della parete nera (1S) che si sale direttamente con difficile passaggio tecnico fra il quarto ed il quinto spit (ev. A0; roccia leggermente polverosa). Segue terreno più appigliato ed una bella fessura (utili friend); un breve traverso a sx porta alla sosta. 35 m; 6c (obbl. 6b); 8S, 2SF.
L2: si prosegue salendo su grosse scaglie di roccia (attenzione) sopra le quali si imbocca sulla dx una specie di diedrino sospeso inclinato (roccia polverosa) che porta alla sosta, sotto la verticale dell'impressionante fessura strapiombante incisa nella muraglia soprastante (incrocio con la via Highland Performance, di cui sono visibili soste, chiodi e cordini a sx della fessura). 20 m; 6a, poi 5a; 5S, 2SF.
L3: sulla dx si affronta la logica serie di fessure e diedrini (1C all'inizio). Dopo il primo spit un corto diedrino obliquo offre un passaggio ostico (utili friend). Si prosegue assecondando il canale-diedro; oltre un albero il canale si foggia quasi a camino (2S, necessari friend per integrare), dal quale infine si esce sulla dx, sostando alla base di un diedro-camino verticale (incrocio con la via Homenaje a la montaña). 45 m; 5b, p. 5c; 1C, 4S, 2SF.
L4: si sale per scaglie stando a dx del diedro (friend). Per un dorso di placche (3S) ci si porta sotto un tetto, alla base del quale si traversa a dx (2S) con passaggio impegnativo (roccia polverosa), raggiungendo una sosta molto scomoda sotto il punto in cui il tetto è inciso da una fessura. 25 m; 5b all'inizio, 6a, p. 6c; 5S, 2SF.
L5: si supera il tetto con scalata in libera molto dura (p. 6c - diff. dei primi salitori) oppure aiutandosi con 1S e 2C e 1FR incastrato presenti (ev. A1, chiodi di tentativi precedenti, probabilmente di Erwin Meier). Si prosegue per il soprastante sistema di fessure di ottima roccia fino alla sosta con anelli di calata. 25 m; 6a+, p. 6c (A1); 6S, 2C, 1FR, 2SF.
L6: ci si alza per un diedrino obliquo (utile friend) e la successiva fessura con ciuffi d'erba fastidiosi (2S), sopra la quale si traversa a dx su placca appoggiata (1S), riprendendo a salire sul margine dx della stessa fino a una vicina fascia di piccoli strapiombi (1S). Si traversa a dx oltre uno spigoletto in piena esposizione su ottima roccia, salendo infine verso dx su placca fino alla sosta, pochi metri a dx della quale transita la via Albachiara. 20 m; 6a; 5S, 2SF.
L7: in verticale per una fessura erbosa (3S, erba fastidiosa specialmente all'inizio) sopra la quale si traversa in obliquo a sx una placca liscia ma appoggiata (spit successivo molto lontano). Alla fine si sale per bella parete foggiata a diedro aperto (4S) fino sotto il piccolo tetto posto praticamente in cima alla parete. 25 m, 5c; 7S, 2CF.

Discesa:

  • a doppie lungo la parete.
    CD1: dalla S7 con una doppia da 45 m si raggiunge la S5.
    CD2 con una doppia da 50 m completamente nel vuoto si atterra su un terrazzino di erba pendente; sul margine inferiore sx (faccia valle) si rinviene una sosta di calata a spit.
    CD3: con una doppia da 60 m si atterra alla base della parete , in cima ai brevi e ripidi gradoni di erba e roccette che la sostengono.
  • Possibile anche, dall'ultima sosta, traversare a dx (1S) e risalire i soprastanti gradoni di erba e roccette raggiungendo la grande cengia erbosa inclinata sopra la parete (sosta di calata alla base della soprastante parete; 40 m; p. III). Traversando in quota verso E per erba si raggiunge in 0h10 la strada che collega la Malga Pramosio al Lago di Avostanis. Per questa si scende alla malga in 0h30.

GALLERIA FOTOGRAFICA

Crete di Misdì
Diagonale - avvicinamento
Crete di Misdì
Diagonale - tiro 1
Crete di Misdì
Diagonale - tiro 2
Crete di Misdì
Diagonale - tiro 2
Crete di Misdì
Diagonale - tiro 4
Crete di Misdì
Diagonale - tiro 7
Crete di Misdì
Diagonale - tiro 7
Crete di Misdì
Diagonale - discesa a doppie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SITI GEMELLI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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