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MONTE SIERA, 2443 m Cresta Ovest Duccio e Toni Peratoner, 26 agosto 1982. 1000 m ca., IV, p. V-, 6h; roccia buona; NDA. La cresta separa tra loro i canaloni SW e W e rappresenta un percorso logico per raggiungere la cima del Monte Siera. Nonostante ciò è un itinerario praticamente sconosciuto. Si svolge inizialmente sul versante W, sulla parete dx all'interno di un ampio canalone, con un primo tratto su roccia molto buona, seguito da un tratto su difficoltà basse all'interno di un canalino un po' friabile e con detrito. Una volta sbucato in cresta, il percorso prosegue divertente, su difficoltà moderate (in qualche tratto è anche possibile scendere verso dx al visibile percorso segnalato del canalone SW). Accesso: come per l'Itin. 47 della guida Alpi Carniche Occidentali, si segue il sentiero per Passo Siera (segn. 316); fino all'inizio della valletta pascoliva posta a N del passo. In corrispondenza dell'attraversamento di un rio che scende dal canalone W del monte, si abbandona il sentiero per risalire il greto del torrente. Nel primo tratto si segue fedelmente il greto, per poi spostarsi nel bosco a dx evitando così dei salti viscidi e faticosi. Si mira al vertice del'ampio canalone W, ove questo si restringe bruscamente. Poco prima del restringimento, la parete a dx presenta un enorme diedro obliquo da sx verso dx, solcato da un'ampia fessura. 2h da Sappada. Itinerario: L1: Si attacca su rocce slavate e compatte (II), una quindicina di metri a dx del fondo del diedro, salendo in direzione di un canalino obliquo verso sx, che si risale (III) fino ad un terrazzino (60 m; II, III). L2: Superare il soprastante muretto verticale di roccia ottima (IV, p. V-), tenendosi preferibilmente a sx, fino a raggiungere una evidente cengia rocciosa che si percorre lungamente verso dx (III), fino alla base di un colatoio superficiale che solca il muretto di margine superiore della cengia (55 m; IV, V-, III). L3: Superare direttamente il colatoio superficiale (IV) giungendo su terreno più facile, ma con detrito, alla base di un evidente canalino obliquo verso dx. Entrare nel canalino e percorrerlo (II, p. III) fino ad un posto comodo per la sosta (55 m; IV, III). L4: Proseguire all'interno del canalino su basse difficoltà (55 m; II+). L5: Ancora lungo il canalino fino alla base del camino di uscita (30 m; II). L6: Superare il camino molto umido e viscido (III+) uscendo su terreno più facile lungo il canalino che ne è la prosecuzione (II+), fino ad un forcellino ove si rinviene un ometto (40 m; III+, II+). L7: Aggirare sulla dx il torrione soprastante e salire senza via obbligata su roccia buona (III+) fino a raggiungere il filo di cresta (30 m; III). L8: Sempre per cresta sino ad un forcellino (60 m; II; sosta su spuntone). L9: Tenersi a dx, successivamente verso sinistra per la cresta un po' friabile fino ad una nicchia (50 m; II). L10: Superare il soprastante camino (III+), poi proseguire lungo la cresta fino ad una sella (60 m; III+). L11: Tenersi sulla dx della cresta (60 m; II). L12: Sempre lungo la cresta (45 m; III). L13: Ancora per cresta divertente fino alla cima di un evidente torrione (50 m; II e III). L14: Percorrere ancora un tratto di cresta esposta (II+), quindi scendere verso dx arrampicando (II+) e appena possibile attraversare su roccette e detrtiti in direzione del canale a ridosso della prosecuzione della cresta, sotto ad una forcella (60 m; II+). L15: Attraversare il canale in direzione della evidente fessura che solca il successivo torrione di cresta; salire la fessura di roccia buona fino ad un terrazzino con clessidra sulla sx (50 m; III). L16: Proseguire lungo la divertente fessura su roccia molto buona, quindi appena possibile entrare nel diedro immediatamente a sx, risalendolo fino al suo termine (55 m; III+). L17: Seguire la cresta e appena possibile scendere verso dx ad un forcellino (30 m; II). L18: In obliquo verso dx, evitando un muro verticale per una rampa di roccette ed erba (60 m; I). L19: Verso dx evitando un pilastro giallo, salire un muretto di roccia ottima (III+) fino in cresta (50 m; II, p. III+). L20: In questo punto, viste le basse difficoltà, è possibile procedere slegati, attraversando su pendio detritico in direzione del sentiero che risale il canalone SW; seguirlo per un breve tratto fino a quando questo scende nel canale sottostante; quindi conviene tenere il filo di cresta e percorrerlo su roccia molto buona fino in cima (120 m; I, II, p. II+).
Discesa: per la Via Normale (vedi Itin. 47 della guida Alpi Carniche Occidentali).
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