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CRESTA DI ENGHE - Pilastro Nadia , 2234 m

28 - Johann Sebastian Bach (Parete S)

Daniele Picilli , Ermanno Quagliaro, 15 ottobre 1989.
320 m , VII-, 5h; roccia molto buona; NDA.
Via che conta già diverse ripetizioni per la bellezza dell'arrampicata. Una delle scalate di stampo classico più eleganti del gruppo.

Accesso e relazione della via: vedi guida cartacea E. Zorzi, S. D'Eredità, Alpi Carniche Occidentali, 2018, ed. Alpinestudio, pag. 52.

AGGIORNAMENTO SULLE DISCESE (7/7/2022):

a doppie per i canali del versante W: discesa abbastanza complessa e su terreno che richiede attenzione; permette di ripassare all'attacco della via. Soste da verificare e/o rinforzare.
Dalla cima del Pilastro Nadia scendere brevemente sul lato retrostante ad un'ampia selletta erbosa. Da questa si imbocca il ripido canalino che sale verso la Cima W. Dopo ca. 50 m, lasciando il canale principale che piega un po' a dx, ci si porta ad una piccola forcelletta erbosa e franosa. Si oltrepassa la selletta e si traversa qualche metro (II, esposto), superando una piccola costola, oltre la quale si scende per 10 m in un canalino (II, tratti friabili, 1C dopo 5 m per ev. breve doppia) fino sul bordo di un salto verticale che guarda sui canali del versante W. Qui si trova uno spuntone con cordone.
CD1 (50 m): in verticale fino ad uno spiazzo nel canale sottostante. Sul bordo del successivo salto, sulla dx (faccia a valle) si trova 1CL. CD2 (55 m): nel canalone sottostante; dove questo piega verso S, ci si porta sulla dx (faccia a valle) sul dorso di detriti ed erba dove si rinviene 1CF+1CL. CD3 (35 m): in verticale verso W in un canale parallelo al precedente (fare attenzione al ritiro della corda). 1CF nel comodo spiazzo del canale. CD4 (60 m): lungo il canale; dopo ca. 40 m si lascia il canale e si imbocca sul lato dx (faccia a valle) una rampa-canale detritica fino ad un terrazzino sopra gli ultimi salti (1SF). CD4 (50 m) per saltini di roccia e detriti.
Dalla base della parete si puà scendere interamente il lungo canalone detritico ripassando per l'attacco, oppure stare più a dx per erba e colate detritiche fra i mughi, raggiungendo più comodamente il sent. 202 nei pressi del Passo di Mimoias (2h dalla cima).

per la cresta fino alla Cima Est: dalla selletta erbosa dietro la cima, si percorre verso E l'ampia cengia erbosa che porta in 10 min. alla sella fra la Cima W e la Cima di Mezzo (q. 2305). Stando per poche decine di metri sul versante N, si guadagna l'ampio dosso di erba e detriti che si risale verso E senza difficoltà fino alla Cima di Mezzo (0h20 dal Pilastro Nadia), da dove si segue la discesa segnalata nella guida attraverso la Cima E. In totale 2h ca. fino a Passo Elbel.

 

foto Emiliano Zorzi

 

 

 

 

 

 

SITI GEMELLI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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