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ANTICIMA EST DEL COGLIANS, 2750 m

Ippolito (parete Sud)

L'Anticima (o Pilastro) Est del Coglians è un arrotondato pulpito ben visibile dal Rifugio Marinelli. Per gli amanti della scalata fuori dai soliti giri può avere un discreto interesse grazie al suo versante meridionale, discontinuo ma con bei tratti di roccia ottima.

L'intero versante è stato esplorato da Maurizio Callegarin e compagni. Nel tempo sono state tracciate sei vie vicine, di difficile individuazione sul campo, dato che nella parte bassa sono pochi i punti di riferimento in parete, dove si alternano belle placche a facili rampe. Si può seguire l'estro personale ricercando o meno le difficoltà e la roccia migliore (ottima sulle placche a rigole, rotta sul terreno facile) sempre ben proteggibile. Nella guida e nello schizzo si segnalano alcune delle possibilità verificate sul campo che corrispondono all'incirca alle vie Maria Rosa e Direttissima.
A queste si è aggiunta nel 2020 per opera della g.a. Alex Corrò, su percorso indipendente, la Via Ippolito, itinerario gradevole, attrezzato a spit alle soste, che cerca ricerca l'arrampicata divertente su difficoltà moderate sui tratti di parete che si prestano di più.

VIA ICARO

Alex Corrò, Andrea Cantone, Samuele Ombrosi, estate 2020.

210 m V, p. A0 (VIII) 3h roccia ottima, tratti friabili tiro 4 (facile) NDA

Accesso: dal Rifugio Marinelli si segue il sentiero (segn. 143) che attraverso il Pic Chiadin porta alla Normale al Coglians. Superata la Forcella Monumenz , si imbocca sulla dx (indicazioni per il Pilastro) il sent. 143a. Dopo 0h20 di faticosa salita prima per erba e poi per ghiaione il sentiero transita alla base delle rocce. 1h.

Attacco: nel punto più basso della parete, sul margine dx di un caratteristico tetto ad arco. Visibile clessidra con cordino.

Salita: riferirsi alla foto e allo schizzo (informazioni g.a. Alex Corrò).

Discesa:

a)   dalla cima della parete, percorrere la cresta, rotta ma non difficile (pp. II), in direzione N fino a raggiungere in ca. 0h20 l'Anticima E del Coglians. Da questa il sentiero 143a scende per roccette franose (pp. I, II) sul versante E e poi per ghiaione riporta agli attacchi in 0h45.

b) dall'ultima sosta dell'Itin. 227 , sulla cengia sotto il testone finale, si traversa 40 m a dx fino a una sosta a spit di calata (vedi schizzo). Da questa si scende con 2CD (55+60 m) su soste a spit (la prima è in parte nel vuoto).

 

 

 

 

 

 

 

SITI GEMELLI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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