ARRAMPICARE 'NO BIG' CARSO E MARE

(IN USCITA IL 20/5/2013)

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RAFFAELE CARLESSO

(1908 - 2000)

Nato in provincia di Rovigo e conosciuto dagli amici come "Biri", si trasferì con la famiglia a Pordenone nel 1920 dove iniziò presto a lavorare come operaio nell'industria tessile, anche se con determinazione si diplomò alle scuole serali.
I suoi esordi alpinistici furono sui monti dell'Oltrepiave e nelle Carniche.

Nel 1932 per motivi di lavoro si stabilì nell'alto Veneto, lavorando nei lanifici di Schio e Valdagno. Sono gli anni della maturità alpinistica: si inserisce di prepotenza fra i grandi dell'epoca del Sesto Grado. Grazie ad un'assidua frequentazione delle vicine Piccole Dolomiti, la "palestra" dei vicentini dove lascia delle tracce importanti sul Baffelan (1935 - oggi una classica), sul Soglio Rosso (1933) e sull'Uderle, acquisisce il livello tecnico, sia in libera sia in artificiale, che gli permette di affrontare le "grandi" Dolomiti.
Dopo varie ripetizioni di rilievo (Solleder alla Civetta nel 1931 - grazie a questa salita entra nell'Accademico a soli 23 anni) ed alcuni tentativi alla nord della Cima Grande di Lavaredo - grande problema dell'epoca - piazza due grandi prime : 1934 la parete sud della Torre Trieste con Bortolo Sandri - che gli valse la medaglia d'oro per meriti sportivi; 1936 la parete ovest della Torre di Valgrande con Mario Menti; due pietre migliari e due fra le salite più difficili dell'epoca eroica, con difficoltà di 6° e artificiale. Progetta, assieme ai due compagni, un tentativo alla parete nord dell'Eiger al quale, alla fine, non può partecipare per motivi di lavoro. I due compagni periranno nel loro sfortunato tentativo del giugno 1938.
Grazie alla sua abilità nel lavoro durante la guerra dirige una fabbrica di tessuti per l'esercito in Sardegna e nel 1946, dopo essersi sposato nel 1940 con Mariuccia, ritorna alla sua Pordenone dove avvia un'attività in proprio.

Il suo rapporto con il grande alpinismo continua fino ad età avanzata. Sui monti del Friuli apre una difficile via sulla est del Campanile di Val Montanaia (1961)

itinerari presenti nel sito e biografie collegate

Campanile Pordenone - Via Normale (1953) con Oscar Soravito

 

 

 

 

 

 

 

 

SITI GEMELLI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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