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IVgrado - FRIULI ORIENTALE

MONTE REST (Avancorpo)
Via Lacrima Bianca (Versante Ovest - Settore Spirits Libars)

relazione: Emiliano Zorzi

introduzione presente nella guida

Questo settore della Val Tramontina è sicuramente il più meritevole, offrendo scalate gradevoli, a differenza della Falesia di Pecol.
La Via Lacrima Bianca si svolge attraverso un lungo colatoio biancastro che si apre la strada in mezzo alla vegetazione. A prima vista sembra un percorso di scarso interesse ma, al di là del suo limitato valore alpinistico e dell'ambiente "vegetale", la scalata si svolge su roccia buona, lisciata dall'acqua, con bei passaggi sempre ottimamente assicurati. Dopo la prima parte verticale ed il trasferimento a piedi, la via perde di continuità, risalendo a salti sempre comunque divertenti.

LA VAL TRAMONTINA

L'alta Val Tramontina è davvero un posto strano. La grande attività dei Ragni del Masarach, appoggiata dall'amministrazione comunale di Tramonti di Sopra, ha permesso il proliferare di un enorme numero di percorsi a spit, dai monotiri di falesia alle vie a più tiri anche molto lunghe, come questa, la vicina Via Valla (Itin. 074), la Via della Cascata (Itin. 075) o la Parete Ovest e molte altre.
Ho sempre nutrito una certa ammirazione e gratitudine per l'opera svolta dai Ragni, sotto l'impulso di Giorgio Quaranta e Nico Valla. Vedendo la bella pubblicazione gratuita dal titolo Le Pietre del Silenzio, realizzata alla fine dell'immane lavoro di bonifica, pulitura dall'erba e spittatura, targhettatura, segnalazione degli attacchi e posa delle tabelle, l'area sembra essere una specie di Arco nostrana.
Purtroppo l'ambiente e la qualità della roccia presente in valle, forse non ha dato il risultato sperato. Quasi sempre la pietra si dimostra fragile o scagliosa ed infestata dalla vegetazione, qui portatrice di copiose zecche.
Ad ogni modo ogni tanto mi piace salire per la solitaria strada del Rest e arrampicarmi su questi versanti severi e vicini allo stesso tempo. Qui non si trova mai nessuno ad arrampicare. Anche sui percorsi lunghissimi - i più lunghi del Friuli a spit - l'attrezzatura delle vie è sempre a prova di bomba e a prova di scarsi come me. Spit da 10mm molto spesso ravvicinati, permettono di arrampicare sciolti anche a 500 m dal suolo. È veramente l'arrampicata sulle Pietre del Silenzio e forse proprio questo è il fascino recondito di queste vie che forse, ogni tanto, meriterebbero un po' di meno quiete, almeno da parte di quegli arrampicatori che apprezzano lo stile di qua.

 

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