IVgrado - FRIULI ORIENTALE
COSTIERA DEI MUSI
Via Veri Capitani (Versante Nord)
relazione: Gianni Cergol e Siro Cannarella
introduzione presente nella guida
Altra bella via degli amici del GARS che si svolge inizialmente su un colatoio di roccia articolata e nella seconda parte su splendide placche compatte che richiedono passaggi di equilibrio e movimenti d'aderenza assolutamente da non sottovalutare.
La via è interamente protetta a spit più qualche chiodo, anche se le protezioni sono distanti e richiedono una completa padronanza del grado. È stata aperta inizialmente sul ramo di dx del colatoio, che inizia più in alto, mentre poi è stata rettificata usando il colatoio-forra di sx, più lungo ed interessante. Purtroppo le frequenti slavine invernali che vi si scaricano hanno danneggiato le protezioni di questo ramo e bisogna ora seguire di nuovo l'itinerario originale di dx, risistemato recentemente, alla fine del quale un breve traverso conduce alla base della placca del tiro chiave.
Via da percorrere ad inizio (solo se non c'è neve in cima al canale-colatoio) o fine stagione, anche considerando che d'estate l'erba infastidisce in vari tratti.
LE VIE PREALPINE DELLA GUIDA
Nel corso della compilazione della guida, sono rimasto sorpreso dalla presenza sparsa qua e là di questi strani percorsi prealpini. Pur aperti da personaggi vari, condividono una strana passione di fondo che, a seconda della disposizione d'animo, può apparire masochistica o meritevole. In un ipotetico processo a queste vie gli avvocati delle parti direbbero:
ACCUSA - L'arrampicata è quasi sempre scadente, su pietra o compattissima o sfaldata, erba a destra e a manca, magari con presenza di simpatiche zecche, percorso a dir poco forzato su esili strisce di pietra affioranti.
DIFESA - Buone per chi vuole, ogni tanto, rompere la monotonia della falesia durante la stagione invernale, si sta in mezzo alla natura "servaggia", si sale almeno un po' via dal terreno.
In verità alle volte mi domando se questi pezzi strani meritino veramente di essere segnalati, poi mi rispondo che in fondo informare è sempre una cosa utile. Informare anche, ed alle volte direi soprattutto, sui percorsi brutti, come lo sono in buona sostanza questi delle Prealpi. Scegliere poi sarà premura del lettore, che individualmente potrà valutare il "bello" ed il "brutto" delle giornate percorse in ambiente. È evidente che non siamo sulle Pale di San Martino né abbiamo i vantaggi (sicurezza, roccia pulita ecc...) della falesia. Detto questo alle volte mi rammarico quando qualche lettore si chiede il perché dell'inserimento di questo o altri itinerari non esaltanti quando nelle descrizioni non viene mai riportato che si tratta di un percorso di per sé bello. È altrettanto chiaro che se uno ne avesse la possibilità arrampicherebbe sempre sullo Spigolo del Velo. Le emozioni qui, sulle Prealpi, devono essere di altro genere: cercate e volute. Chi vuole la scalata preconfezionata o il gesto divertente stia pur lontano da queste vie, come è infatti segnalato nelle introduzioni alle varie parti della guida che, a quanto pare, in pochi leggono.
AGGIORNAMENTI E NUOVA RELAZIONE
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CORREZIONI ed AGGIORNAMENTI
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