PALA DEL BELIA
Via Penasa-Lise

relazione: Emiliano Zorzi

introduzione presente nella guida

Nel solare e riposante ambiente della Moiazza, la Pala del Belia è forse la più solare e riposante con attacco a pochissimi minuti dal Rifugio Carestiato. La parete S è costellata da ripide cenge d'erba e radi mughi, che non disturbano più di tanto l'arrampicata. Per il resto la roccia è sempre ottima, chiodi sparsi qua e là lungo la parete che permettono di girovagare lungo le varie vie parallele che vi corrono (Sorarù, Itin. 19a, e Penasa, 19b) tutte con difficoltà fra 4° e 5°.
La linea più seguita e di soddisfazione è certamente quella dello Spigolo Sorarù “integrale”, che asseconda la linea del profilo, incerto e molto poco affilato, del pilastro meridionale. Poco a sx e con il tratto centrale in comune, si svolge il percorso individuato da Penasa e Lise, che per rendere giustizia ai primi salitori è stato il primo aperto sulla parete, che segue i tratti più facili del versante. Anche qui bella roccia e bella arrampicata la fanno da padrone, specialmente nella parte alta, che permette un'uscita dalla parete un po' più semplice rispetto al Sorarù. Pertanto le combinazioni fra i vari tratti sono a piacimento e discrezione dei ripetitori.
NB: si descrive in prima battuta il percorso integrale dello Spigolo Sorarù, segnalando poi in calce i tratti indipendenti della Via Penasa

racconto della salita e impressioni

in costruzione

RELAZIONE COMPLETA NELLA GUIDA
IVgrado - Dolomiti Orientali 1

CORREZIONI ed AGGIORNAMENTI

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