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IVgrado - DOLOMITI OCCIDENTALI - 2

DAINT DE MESDÌ
Via Rizzi-Tomasson (Parete Sud)

relazione: Andrea Della Rosa

introduzione presente nella guida

"Rizzi saliva ovunque e sapeva incastrarsi in ogni modo e con qualsiasi cosa". Ciò senz'altro a dire che la nota guida fassana era dura a mollare, ma lo era altrettanto la Signorina Tomasson sua cliente, donna grintosa e incorruttibile sospettata di spionaggio a servizio di Sua Maestà Britannica. Il Daint de Mesdì, che si erge solitario e imponente sull'ampia valle omonima, costituì dunque l'impresa giusta per questa tenace cordata che, nel 1900, superò il lungo avvicinamento di misto (il canalone che conduce all'attacco è infatti spesso coperto da ghiaccio, neve e fango e richiede l'uso dei ramponi), risalì per angusti camini fino all'aguzza vetta, ridiscese in doppia alla forcella O per poi guadagnare nuovamente su misto la forcella del Tita e da questa ridiscendesse infine verso N fino all'altipiano del Pisciadù prima e di nuovo nella Val de Mesdí poi. Un'impresa ancora oggi "scomoda" ma altrettanto affascinante e decisamente solitaria. Al di là della scarsa frequentazione e della roccia ancora da pulire, le soste sono comunque presenti e la chiodatura è sufficiente. L'ambiente è spettacolare ed il Sella si presenta grandioso tutt'attorno. Obbligatorio orientarsi, accertarsi di avere tempo stabile e tenere a mente i tempi complessivi di avvicinamento e discesa.

racconto della salita e impressioni

in costruzione

 

RELAZIONE COMPLETA NELLA GUIDA
IVgrado - DOLOMITI OCCIDENTALI - parte 2

 

 

 

 

 

 

 

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