SASS DE PUTIA
Spigolo Nord (Via Hruschka & co.)

relazione: Emiliano Zorzi

(introduzione presente nella guida)

Una gita al Passo delle Erbe e agli stupendi prati già merita da sola i chilometri da percorrere per arrivare ad un posto così isolato e singolare. La bellissima ed imponente mole della parete N del Sass de Putia corona degnamente questo paesaggio incantato. Una via che si svolge in questo paesaggio incantato non può che essere incantevole. La roccia è ideale e solidissima, l'esposizione totale (bisogna anche ricordare che il Sass de Putia è l'ultimo colosso dolomitico a N del quale la vista spazia per centinaia di chilometri, rendendo ancor più netta la sensazione d'esposizione e altezza), passaggi eleganti per gran parte su placca, a parte un duro tratto in leggero strapiombo che seppure non completamente azzerabile è molto ben protetto.

racconto della salita e impressioni

Un pernottamento in tenda sui bellissimi prati del Passo delle Erbe precede la salita. Non ero mai stato da queste parti, anche considerando il lungo viaggio in macchina da casa. È una gradevole sorpresa questo ambiente incantato fatto di verde e rocce illuminate dal tramonto. Inoltre scopriremo poi anche l'allegrissimo chiosco-baita a qualche decina di minuti dal passo dove fisarmoniche e litri di birra accompagnano i visitatori.
La salita in sé è veramente una bella cavalcata, divertente al punto giusto, con pochi metri più duri che comunque non devono intimorire. Si parte da un'enorme cengia che toglie ogni esposizione e i meno puristi gradiranno enormemente i chiodi infissi con relativi cordoni.
Tipica l'uscita in vetta dove frotte di escursionisti vedo arrivare da un'altra parte che non sia la ferrata della strana gente. L'occasione per pavoneggiarsi un po' fingendo indifferenza.

RELAZIONE COMPLETA NELLA GUIDA
IVgrado - DOLOMITI OCCIDENTALI - parte 1

CORREZIONI ed AGGIORNAMENTI

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