Percorso a più tiri
che si svolge lungo l’arrotondato pilastro della Grande, la struttura rocciosa
più alta del grande comprensorio di falesie della Val Rosandra,
con la caratteristica attrezzatura mista (spit vecchi, spit nuovi, chiodi)
tipica della valle, che testimonia le varie epoche e i vari stili che si sono
succeduti nel tempo su questo storico calcare.
L’arrampicata è varia
con bei tratti divertenti, alternati ad altri un po’ sporchi (specialmente i
due nuovi tiri iniziali) o lisciati dall’uso. Comunque meritevole per qualche
ora di falesia “multipitch”.
Primi salitori: E. Comici, G. Benedetti, G. Cesar, 1928
Sviluppo: 130
m
Difficoltà: via
a spit max: 5c
Tempo previsto: 2 ore
Roccia: buona;
qualche tratto sporco in basso, alcuni passi levigati; consigliabile il casco
Materiale: 12
rinvii; un paio di cordini
Cartine: Tabacco foglio 047
(Carso Triestino e Isontino), scala 1:25.000
Accesso:
a)
da
Hrvati (parcheggio poco prima delle case – vedi cartina
di riferimento) si segue la stradina cementata per una decina di minuti finché
incrocia il percorso della vecchia ferrovia all’altezza dell’ex casello. Si
segue a sx la ferrovia (ora pista ciclabile) per poco più di 100 m finché una
fascia di rocce, sulla sx, tocca il percorso della stessa. Poco oltre, sulla sx
una traccia conduce al vicinissimo imbocco di una grotta (chiusa con grata).
Pochi metri a dx di questa c’è l’attacco. 15-20 min. da Hrvati.
b)
da
San Lorenzo (parcheggio dietro alla trattoria) si scende per il sentiero CAI
(si lascia dopo poco a sx un segnavia bianco-blu) fino alla strada cementata.
Poi come sopra. 15-20 min.
Salita:
1)
Si
scala un diedrino appoggiato con simpatica arrampicata (4S) fino ad un ripianetto. Si continua poco a sx per rocce a placche
appoggiate (2S) fino al terrazzo con sosta su catena.
2)
Si
continua per una schiena di roccia coricata per divertenti placchette (1S) fino
ad una vecchia sosta (1A). Si continua ancora per terreno non difficile (3S,
3)
Si
affronta direttamente la soprastante placca scura (1S) fino a una grossa
clessidra. Ci si sposta leggermente a sx (
4)
Si
supera lo strapiombo poco a sx della sosta (2S,
5)
Si
prosegue lungo una placca prima abbastanza facile e fessurata (3S). Un breve m
delicato traverso a dx (1S) ed un ulteriore tratto in placca appoggiata porta
alla sosta con catena sulla dx.
6)
Per
una bella placchetta in obliquo a sx (1S) si guadagna un netto diedrino. Lo si
scala con bei movimenti (1S), raggiungendo terreno più facile e a gradoni un
po’ sporchi. Si scalano i gradoni (2S) fino all’uscita della parete (2A di
sosta). Si continua ancora per terreno elementare raggiungendo poco sopra
un’altra sosta con catena.
Discesa:
È possibile scendere
a doppia lungo la via fino alla sosta 2 (incrocio con il sentierino) da dove si
scende verso dx (faccia a valle) per il sentierino che in pochi minuti riporta
all’ex ferrovia. 30-45 min. dall’uscita.
Dall’ultima sosta si
può anche continuare per saltini elementari, che
comunque richiedono un minimo d’attenzione per la presenza d’erba, raggiungendo
rapidamente il ciglio dell’altipiano dove si incrocia il sentiero segnato CAI.
Lo si segue verso sx lungo il ciglio dell’altipiano carsico fino a San Lorenzo.
30 min. in totale.
Foto principali e
cartina di riferimento:
Galleria immagini: