NUVOLO, m 3075

Spigolo S – Via Scalet

relazione di Emiliano Zorzi – salita del 27/7/2012

 

Salita molto estetica, costantemente esposta, lungo il poco definito profilo meridionale del Nuvolo. La roccia splendida fa sì che le difficoltà tecniche, abbastanza continue e con qualche passo che richiede decisione, siano godibili per chi comunque possiede un livello tecnico adeguato. Una successione di placche, fessure, diedri e colatoi rendono il tutto molto vario. Bello l’ambiente montano in cui si svolge. Le soste sono state recentissimamente attrezzate con fittoni resinati. Discesa elementare ma lunga, specialmente se, come sempre accade, non si ritorna in tempo per l’ultima funivia.

Una perla delle Pale .

 

Primi salitori:                  Q. Scalet, G. Gaio e E. Boi, 30 agosto 1958

Sviluppo:                         335 m

Difficoltà:                         TD                                                          max: 5°, pp. 5°+

Tempo previsto:            4 - 5 ore

Roccia:                            ottima

Materiale:                         dadi, friend, 2 – 3 chiodi (soste attrezzate a fix resinati, pochi chiodi di passaggio)

Punti d’appoggio:         Rifugio Rosetta, Bivacco Fiamme Gialle

Cartine:                            Tabacco foglio 022 (Pale di San Martino), scala 1:25.000

 

Accesso:

Dal Rifugio Rosetta si percorre il sentiero (716) che supera il Passo Bettega ed entra nella Val dei Cantoni. Si risale per qualche centinaio di metri la valle, abbandonando il sentiero segnato nel fondo ghiaioso della stessa, poco prima che prenda a salire sulle roccette del salto centrale della valle (45 min. dal rifugio).

Si attraversa il vallone detritico e si inizia a salire lo zoccolo che sostiene il versante SO del Nuvolo, stando alcune decine di metri a sx del margine dx dello zoccolo, marcato dal profondo canalone che corre a dx del Nuvolo. Per divertenti roccette con detriti si raggiunge una specie di piccola conca a ca. 80 m da terra, quasi sul margine dx dello zoccolo. Poco più in alto, su una piccola cengetta si rinvengono 2CLF che contraddistinguono l’attacco (vedi foto).

Ore 1,15 dal Rifugio Rosetta.

 

Salita:

1)        Si scalano le belle rocce grigie appoggiate che presto portano alla base della repulsiva parete verticale giallastra ad una nicchietta (quella a sx e più in alto della più bassa delle varie nicchie presenti) dove si rinviene 1CL. Si scavalca un po’ verso dx il basso bordo un po’ strapiombante della nicchia (1C poco sopra a sx). Si traversa a dx per alcuni metri verso una placca grigiastra, entrando al suo margine sx (che forma un vago diedrino) con un breve passo difficile (p. 5°+). Si prosegue ora più facilmente scalando con leggero obliquo a dx (1CL) puntando ad un diedrino che si sale fino alla sosta su terrazzino esposto. 40 m; 4°+, p. 5°+; 1C, 2CL, 2SF.

2)        Si scala il corto diedro soprastante che dopo poco obbliga ad un breve passo a dx (5°, p. 5°+, 2C). Sopra il diedro si continua per rocce più facili e con bella arrampicata leggermente verso sx su fessure superficiali nei pressi dello spigolo fino a dei terrazzini. Si continua direttamente per rocce giallastre (1C) fino all’esposto terrazzino di sosta. 50 m; 4°, pp. 5° e 5°+; 3C, 2SF.

3)        Si traversa un paio di metri in leggera salita verso dx fino a 1C dal quale si sale (p. 5°) a prendere una fessura-diedro un po' giallastra e leggermente obliqua a dx fino sotto uno strapiombetto giallo sullo spigolo, che qui si gira a dx (1C). Si continua nei pressi dell'arrotondato spigolo per fessure ottimamente appigliate (1C) fino alla comoda sosta su terrazzino. 50 m; 4°, p. 5°; 2C, 2SF.
NB: dal primo chiodo è anche possibile traversare ancora a dx in esposizione e salire le placche grigie soprastanti lungo una fessurina superficiale (delicato) fino allo strapiombetto giallo (5°, esposto, difficile protezione).

4)        A dx della sosta si sale una pancetta di roccia (p. 5°-) sopra la quale inizia una fessura non chiaramente visibile dalla sosta. La si asseconda con bella e facile arrampicata ritornando a sx sullo spigolo. Poco a sx dello stesso si continua per terreno molto lavorato fino alla comoda sosta. 30 m; 3°, 4°, p. 5°-.

NB: non conviene assolutamente spostarsi sulle placche a dx dello spigolo come riportato da alcune relazioni.

5)        Si traversa a sx lungo il terrazzino (1CL) sotto rocce gialle aggirando uno spigoletto. Poco oltre questo si scala direttamente su parete giallastra verticale di ottima roccia appigliata, assecondando fessure e grosse prese (4°, p. 4°+, 1C) arrivando ad un comodo spiazzo alla base di un netto diedro giallastro. 40 m; 4°, 4°+; 1CL, 1C, 2SF.

6)        Si scala direttamente il diedro, molto regolare e verticale, con arrampicata sostenuta (5°) ma sempre ben proteggibile (1CU). A metà diedro si superano alcuni metri più impegnativi (5°+), sopra i quali si prosegue di nuovo con arrampicata da manuale fino al termine del diedro. Si continua in verticale lungo fessure più facili (2CL) fino ad un primo e quindi ad un secondo terrazzino sotto una fessura giallastra. 50 m; 5°, 5°+, poi 4°; 1CU, 2CL, 2SF.

7)        Si affronta la breve fessura soprastante la sosta (4°), oltre la quale facili rocce un po’ verso sx conducono a una zona appoggiata. Si traversa a sx alcuni metri salendo poi ad un terrazzino sotto una colata nera. 25 m; 4°, poi 2°; 2SF.

8)        Si scala direttamente la colata nera con arrampicata magnifica su roccia eccezionalmente lavorata anche se verticale. Dopo una decina di metri una placca nerastra più slavata sembra costituire un ostacolo da evitare ai lati (sconsigliabile). La si affronta direttamente su ottime prese (1CL) proseguendo poi per il colatoio nero ora più articolato (1CL) fino a giungere all’uscita della parete. Sosta da attrezzare su terrazzino con detriti. 50 m; 4°, 4°+; 2CL.

 

Discesa:

Dall’uscita della via si cammina verso N per circa 15 min. risalendo l’ampissima pietraia che costituisce la dorsale del Nuvolo, raggiungendone il punto più elevato (ometto).

Si scende per la breve cresta di roccette sempre verso N, opposta al versante da cui si è saliti (ometti, tracce), raggiungendo dopo pochi minuti il sentiero segnalato che sale alla vicina Cima della Vezzana.

Lo si segue verso sx scendendo al Passo del Travignolo e, percorrendo poi tutta la Val dei Cantoni (segn. 761) si transita nuovamente sotto l’attacco (1 ora dall’uscita).

Foto principale

 

 

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